I TRE OSTACOLI CHE BLOCCANO LE PERSONE NELL’ACQUISTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

acquisto impianto fotovoltaicoSpesso sul mio profilo facebook o su altri canali internet, mi imbatto in qualche annuncio pubblicitario di qualche azienda che si occupa di fotovoltaico o di qualche servizio di preventivazione gratuita, che oggi va molto di moda.

Mi capita quindi di leggere i commenti che lasciano i lettori; ed osservo ancora oggi, forse sempre di più, che l’acquisto di un impianto fotovoltaico polarizza tantissimo l’opinione pubblica, creando due schieramenti ben distinti.

Il primo: sono le persone che ce l’hanno e hanno toccato con mano che funziona; molti di loro sono diventati dei sostenitori della tecnologia, al punto di consigliarla agli amici o ai colleghi.

Il secondo: sono quelli che non ci credono per convinzione personale, per partito preso, o perché l’hanno comprato dalla ditta sbagliata e si sono presi una bella fregatura.

(A questo proposito ho scritto un bell’articolo sui Cinque Errori più comuni che tutti commettono prima dell’acquisto di un impianto fotovoltaico. Trovi il link a fondo pagina.)

Sai perché esiste la seconda categoria e perché esiste ancora una gran massa di persone che, pur sentendone parlare continuamente, hanno ancora poche idee e ben confuse sull’argomento?

A dire il vero di motivi ce ne sono molti; tuttavia, nell’ambito specifico nel quale operiamo, cioè il privato residenziale (le case, per intenderci), esiste un fattore che per primo catalizza quasi completamente il problema.

Si chiama ABITUDINE.

Semplifico il concetto: le persone preferiscono continuare a pagare le bollette, anche se:

  1. sanno benissimo che continueranno ad essere sempre più care;
  2. continuano consapevolmente a finanziare un sistema a grossa concentrazione di capitali, dove pochi “possiedono” le risorse a scapito della massa di cui fai parte;
  3. continuano ad arricchire i soliti noti;
  4. non hanno alcun controllo sulla risorsa. Se domani gli arabi si incazzano e il costo del petrolio schizza a 250 $ al barile, giusto per dire, o guadagni come un dirigente o devi spegnere la luce e lavare i panni a mano.

…piuttosto che fare qualcosa, come per esempio acquistare un impianto fotovoltaico o effettuare qualsiasi altro intervento di riqualificazione energetica in casa, anche se:

  1. funziona, e alla grandissima;
  2. ce ne sono installati quasi 600 mila solo in Italia e la tecnologia è in espansione continua in tutto il mondo;
  3. ti permette per buona parte dell’anno di usare i tuoi elettrodomestici gratis (condizionatore compreso);
  4. è una fonte di risparmio certa, e a lungo termine porta anche guadagni molto interessanti;
  5. oggi (ma ancora per pochi mesi) lo puoi pagare la metà grazie alle agevolazioni fiscali;
  6. dà un contributo importante all’ambiente in cui vivi e nel quale crescono i tuoi figli;
  7. ti libera in buona parte dagli aumenti del costo dell’energia (e dagli arabi di prima).

Il fatto è che pagare le bollette è NORMALE, è un’ABITUDINE consolidata negli anni; quindi, piuttosto che impegnare del tempo per valutare qualcosa che non conoscono, preferiscono auto-convincersi che:

  • il fotovoltaico sia una cosa per chi ci crede, per pochi eletti;
  • che sicuramente sul loro tetto non funziona;
  • che smaltire i pannelli sarà un problema;
  • che serve a poco perché sono fuori casa tutto il giorno;
  • che non rientreranno mai dell’investimento perché costa ancora tanto.

Tra tutti questi falsi problemi, ecco il secondo muro:

Non riescono a capire la CONVENIENZA

Possibile che quando si parla di risparmio energetico la maggior parte delle persone non riesce a ragionare in termini di ritorno sull’investimento?

Curiosamente invece la bolletta da 3.000 € all’anno LA CAPISCONO molto bene, quando gli arriva tra capo e collo come un boeing 747…e ancor più stranamente la accettano senza batter ciglio, tanto se tutto va bene è domiciliata e manco se ne accorgono.

Succede anche a te?

Poi magari investono in strumenti finanziari (magari ad alto rischio) o comprano un appartamento da affittare (lo stato ringrazia), ma buttare via la loro caldaia dell’anteguerra che manda direttamente in camino il 35% del gas che consuma, senza nemmeno lontanamente sfiorare l’acqua dell’impianto, non esiste…eccerto, è “normale” che funzioni così…

Delle volte far cambiare abitudine alle persone e farle ragionare in termini di ritorno dell’investimento e non di “spesa”, (che conduce sempre all’inevitabile domanda “Sì ma quanto costa?”) equivale a scalare l’Everest in costume da bagno.

E qui mi aggancio per introdurre il terzo problema, che è direttamente collegato:

Il conoscente/amico/parente che ti dice che si tratta di una fregatura perché LUI ha delle noie o a LUI non funziona.

Ecco, ne approfitto per partire da un assunto controintuitivo: un impianto fotovoltaico NON funziona sempre bene. Non basta “che respiri”…

Si, hai capito bene. Non va ugualmente bene per tutti. Non si tratta di una banale lavatrice che qualunque cosa compri e dovunque la piazzi bene o male la roba te la lava…

“Purtroppo” si ripaga alla grande, conviene e ti da soddisfazioni SOLO se:

  1. è realizzato e installato sul tetto nel modo giusto
  2. è fatto con i prodotti giusti
  3. con un sistema che ti offre le giuste garanzie
  4. e la giusta assistenza nel tempo.

Quindi se chi te lo installa riduce il tuo tetto come un groviera perché gli hai levato anche le mutande durante la trattativa, perché pensi di essere il più furbo e hai selezionato il più disperato degli installatori dopo che ti sei fatto fare cinquecento preventivi (o peggio ancora hai aderito ad un gruppo di acquisto, scelta che oggi non ha più alcun senso) e poi hai un problema…beh, non ti puoi incazzare, vivaddio.

Non puoi bollare una tecnologia come “fregatura” quando la ditta che, per rientrare dei costi che tu non gli hai concesso, ha fatto fare il lavoro ad un raccoglitore di pomodori del Burkina Faso (con tutto il dovuto rispetto) con la tuta da elettricista, spacciandolo per uno “qualificato”.

Ma non mi dire, sei ancora convinto che Babbo Natale esiste?

L’altro giorno ero in trattativa con un cliente. Mente cercavo di fargli capire che il suo tetto, abbastanza delicato, meritava le cure di un coperturista dei nostri, gente che si è formata COSTRUENDO i tetti 30 anni fa, (non che ha cominciato a bucarli per installare staffe da fotovoltaico come il 99,99% degli installatori in circolazione), lui mi ha candidamente risposto: si, ma anche gli altri mi hanno detto che sono “qualificati”.

Poi per fortuna (sua) ha capito, ma non è stato semplice, perché una bella brochure pubblicitaria delle volte è in grado di fare danni incalcolabili.

Ecco perché ho deciso di risolvere il problema alla radice.

Come? Creando FOTOVOLTAICOTOP.

fotovoltaicotop

Scopri i Cinque Errori più comuni che tutti commettono prima dell’acquisto di un impianto fotovoltaico. LEGGI QUI.

E accetta il mio consiglio…imparatelo a memoria!

A presto!

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