ECCO COME UNA SCOMMESSA DA PAZZI SI E’ TRASFORMATA IN UN CLAMOROSO SUCCESSO

fotovoltaico a costo zero

Quante volte hai sentito parlare di “fotovoltaico a costo zero“?

Credo che nel nostro settore sia l’espressione più inflazionata di tutte, e purtroppo usata a sproposito per anni da centinaia di bidonari improvvisati…infatti quante volte hai pensato che chi te lo proponeva fosse un cazzaro, perché le cose a costo zero…non esistono?

Quante volte ti sei chiesto se ‘sto fotovoltaico conviene veramente, se vale la pena installarlo anche a casa tua, e se i 700.000 (settecentomila) impianti circa installati in Italia in questi anni stanno funzionando e soprattutto stanno rientrando del loro investimento?

E’ ovvio che non posso avere a disposizione i dati di tutti i 700.000 impianti (a fondo pagina però troverai un link molto interessante a riguardo), però ti posso dare il mio contributo, o meglio, il contributo di Mauro che un impianto ce l’ha dal 2008, con risultati davvero sorprendenti.

Ma andiamo con ordine.

ECCO LA STORIA DI MAURO, E DELLA SUA SCOMMESSA.

Se c’è una cosa di cui mi fido, sono i numeri.

I numeri non mentono mai, e quando ho bisogno di risolvere un problema, io chiedo sempre un consiglio a loro. Credo sia una dote innata, la capacità di sintetizzare le cose con i numeri.

Però non sono l’unico, per fortuna, e ti dirò di più: possiede questa dote anche la maggior parte dei miei clienti, che avendo personalità spiccatamente analitiche ma soprattutto un po’ di sale in zucca, non appartengono della categoria di quelli che si fanno abbindolare dalle telefoniste di turno.

In particolare parlo di Mauro, che nel lontano 2008 ha scelto proprio me (e la mia azienda) per fare la sua personale scommessa con il futuro: puntare sul fotovoltaico per farsi in casa tutta l’energia elettrica che gli serviva per le sue necessità; qui sotto puoi vedere il suo impianto.

fotovoltaico a costo zero

Devi sapere che Mauro non è di certo una persona “comune” nel senso stretto del termine; ricopre un ruolo di prestigio nel più grande ente di ricerca nazionale, ha una mente brillante ed estremamente analitica, ed è abituato a ponderare bene i rischi ed i benefici di tutte le scelte che fa, soprattutto quelle importanti.

Il suo caso è molto interessante perché non è il classico cliente che si fa manipolare; al contrario valuta attentamente ogni aspetto, dalle tecnologie, all’azienda, ai materiali, con l’obiettivo di acquisire un riferimento continuo e costante nel tempo e non finire nella trappola della vendita “mordi e fuggi” impersonale e irresponsabile tipica del nostro settore (e del nostro tempo).

Così, nel lontano 2008, Mauro ha deciso di puntare la ragguardevole somma di 33.264 euro (mica pizzaeffichi) su tre cavalli:

  1. Il fotovoltaico, che all’epoca era una tecnologia commercialmente agli albori in un mercato del tutto immaturo;
  2. Un’azienda giovane e “cruda” (cioè NOI) ma con tanta voglia di creare qualcosa con continuità nel tempo, e non solo approfittare dell’opportunità del momento come il 90% delle aziende nate allora; lo testimonia il fatto che i produttori dei materiali che abbiamo scelto per lui sono un po’ acciaccati ma ancora vivi e vegeti;
  3. Lo Stato, cosa non così scontata visto dove viviamo.

Come è andata a finire…?

CHE MAURO HA PUNTATO SUI CAVALLI GIUSTI.

L’altra sera, infatti, in occasione di un incontro con altri vecchi clienti, di sua iniziativa ha esposto pubblicamente tutti i risultati che ha ottenuto fin qui dal suo impianto.

Non sono calcoli. Non sono proiezioni. Ma soprattutto non è fuffa da scafati venditori di ghiaccio al polo nord.

Sono dati VERI. Sono il concentrato di otto anni e mezzo di risultati, sono i numeri dei suoi pannelli. Incentivi, risparmi nelle bollette, rimborsi dell’energia prodotta e immessa in rete, e spese legate all’impianto, tutte.

Perché o si fanno le cose per bene, oppure è meglio lasciar perdere.

Guardali anche tu, qui sotto, e fa uno sforzo per cercare di comprenderli. La slide è quella originale, asciutta e senza fronzoli, ho solo aggiunto dei commenti per facilitarti il compito.

fotovoltaico a costo zero
 
Se hai anche tu dei pannelli fotovoltaici sul tuo tetto, dovresti aver già capito.

Se invece non li hai, ti dico cosa significa quello che vedi:

  • Significa che alla fine di quest’anno, il 2016, l’impianto fotovoltaico di Mauro si è ripagato da solo. Completamente.
  • Hai capito bene. Significa che MAURO NON HA SPESO UN SOLO EURO PER IL SUO IMPIANTO, ha semplicemente anticipato dei soldi, che poi gli sono tornati in saccoccia, nel tempo. Come è successo lo vedi nella slide, è tutto indicato lì.

(Ti chiedo: quante cose sei abituato a comprare nella tua vita semplicemente anticipando del denaro, che poi ti torna TUTTO indietro?)

  • Significa anche che dal 2017 Mauro avrà un bel pò di energia gratis a disposizione per la sua casa. E quando dico gratis, intendo gratis per davvero;
  • Significa che per i prossimi 15 anni potrà godersi la sua casa che sarà quasi autosufficiente senza aver speso un soldo;
  • Significa che il suo impianto sarà anche fonte di un vero e proprio guadagno.

Sono I SUOI numeri…non sono i miei.

Possiamo dire che per quanto folle è stata una scommessa vincente? Direi proprio di si, visto che in pochi anni i suoi 33.000 euro sono ritornati nelle sue tasche e d’ora in poi sarà tutto grasso che cola, tanto grasso.

Ma non è finita qui.

Per rincarare la dose pubblico anche un’altra slide, sempre presa dalla presentazione di Mauro, che ti fa vedere quanto i suoi pannelli hanno perso in efficienza in tutti questi anni:

fotovoltaico a costo zero
 
In media appena il 3% di perdita, misurata ogni anno sui valori di picco della produzione, come è giusto che sia.

E c’è da dire che lui non è uno di quelli che pulisce i suoi pannelli ogni settimana, nemmeno ogni mese, e credimi, neanche ogni anno. Come tutti ha la sua vita, non è schiavo del suo impianto e tra l’altro il suo tetto non è nemmeno facilmente accessibile.

Questo per quelli che non sanno cosa stanno dicendo, quando al bar raccontano che il fotovoltaico è una bufala perché i pannelli dopo pochi anni non producono più nulla… Si, certo, magari quelli che hanno comprato loro dal rigattiere al prezzo delle patate!

Perché leggendo questo articolo, se hai ancora qualche neurone che funziona all’interno della tua scatola cranica, dovrebbe venirti in mente almeno qualche riflessione:

  1. Se alla fine della fiera il tuo impianto non ti costa nulla…ma perché diavolo devi scegliere per forza la roba che costa meno?
  2. Perché devi affidarti al primo che passa e che vuole farti firmare a tutti i costi un contratto, fidandoti ciecamente delle sciocchezze che scrive come se lo conoscessi da una vita, senza chiedere una consulenza a chi ti può aiutare davvero?
  3. Perché devi accettare il forte rischio di avere un sistema che non sia all’altezza delle tue aspettative – e quando ti va male anche la probabilità di prenderti una bella sòla – quando potresti avere un impianto che funziona alla grande senza spendere un euro?

L’ESPERIENZA DI MAURO STA LI’ A DIMOSTRARTI CHE IL FOTOVOLTAICO E’ UNA TECNOLOGIA CHE FUNZIONA DAVVERO, RENDE E CONVIENE.

Non è più difficile di così, ma a patto di scommettere sui cavalli vincenti: la giusta tecnologia, la giusta azienda, e ebbene si, in questo caso anche lo Stato.

Oggi anche tu puoi fare la stessa cosa, perché esistono ancora cavalli su cui vale la pena puntare, tra cui anche gli incentivi che hanno solo cambiato nome; si chiamano detrazioni fiscali, con cui lo Stato – lo stesso che ha permesso a Mauro di rientrare del suo investimento – ti ridà indietro in dieci anni la metà dei soldi che hai speso, completamente a fondo perduto.

Solo che c’è una grande, enorme, abissale differenza: puoi ottenere gli stessi risultati scommettendo MENO DI UN TERZO.

A proposito: se vuoi avere un quadro più approfondito di che cos’è il fenomeno fotovoltaico in Italia, puoi scaricare il Rapporto Statistico 2015 elaborato dal GSE.

Se ti è piaciuto questo articolo o vuoi condividere la tua esperienza, lascia pure un commento.

A presto!

8 pensieri su “ECCO COME UNA SCOMMESSA DA PAZZI SI E’ TRASFORMATA IN UN CLAMOROSO SUCCESSO

  1. Mi è tutto chiaro ma vorrei porgerle una domanda se l’installatore ha installato troppi pannelli è conveniente vendere le eccedenze?

    1. No. Le eccedenze vengono rimborsate ad un prezzo molto basso (5/6 eurocent), e se liquidate, devono essere dichiarate nei redditi.

      Occhio a non confondere le eccedenze vere con la normale immissione di energia in rete.

      1. Buongiorno Loris,
        se produco sempre eccedenze tutti gli anni e non chiedo mai la liquidazione, come dovrei comportarmi? attendere l’ultimo anno di incentivi del GSE, il ventesimo, e chiederli tutti nell’ultimo anno?

        1. Beh, tecnicamente lo potresti fare.

          Ricorda che nel momento in cui chiedi la liquidazione, devi poi dichiararli come redditi diversi.

  2. Buongiorno Loris ho installato il mio fotovoltaico a dicembre 2010 costi totali circa 14000 EURO fino ad ora tutto compreso ho recuperato circa 14000 EURO pari al 78% . Mi piacerebbe installare delle batterie ma vedo che per adesso non sono ancora convenienti, per esserlo dovrebbero costarmi meno di 5000EURO e durare almeno 10 anni.

  3. Ho letto con molto interesse il suo articolo perché volevo capire per bene “fotovoltaico a costo zero”. Ho installato pannelli fotovoltaici a marzo 2014 con detrazioni fiscali ma non vedo il risparmio di cui parla. Il problema sta nella bolletta dell’energia (4,5 kw) poiché a fronte di un consumo effettivo di corrente mensile pari a € 30 risultano addebitati “servizi di rete” di € 90,00. Pertanto la bolletta mensile risulta comunque alta. Si può ovviare in qualche modo a questo problema?

    1. Salve Daniela, beh intanto stiamo parlando di un impianto installato 8 anni fa con gli incentivi del Conto Energia contro uno che ha due anni di vita con le detrazioni fiscali. SE il suo impianto è stato progettato e installato correttamente e l’installatore ha fatto le cose per bene, anche il suo impianto tra 5/6 anni si sarà pagato da solo come quello di Mauro, dato che sicuramente sarà costato molto meno.

      Sempre partendo dal presupposto che tutto sia stato fatto bene, lei avrebbe dovuto vedere una riduzione delle bollette di circa il 35-40% all’anno, e un altro 35-40% dai ricavi dello Scambio sul Posto; a maggio di quest’anno, infatti, avrebbe dovuto ricevere il pagamento dell’energia immessa in rete nel 2015. Il risparmio è dato dalla somma di queste due componenti.

      L’unico modo per abbassare il costo degli oneri di rete, soprattutto quelli che sono proporzionali al consumo di energia (le spese fisse vere sono in realtà abbastanza piccole) occorre abbassare la potenza richiesta in prelievo del contatore (da 4,5 a 3 kW) e consumare ancora meno; questo si può fare solo adottando un sistema di accumulo dell’energia in grado di sopperire anche di notte alle sue necessità (ecco perché si può abbassare la potenza in prelievo), e permetterle di tenersi in casa il 70% dell’energia prodotta dal suo impianto fotovoltaico abbassando drasticamente i suoi prelievi.

      Loris

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