GDPR E FOTOVOLTAICO: COME APPROFITTARE DELLA NUOVA LEGGE SULLA PRIVACY PER LIQUIDARE I FURBETTI DEI CALL-CENTER

gdpr fotovoltaicoChiunque abbia un impianto fotovoltaico acquistato gli anni scorsi, quasi certamente si sarà sentito oggetto di “particolare attenzione” da parte di alcune aziende attraverso l’uso indiscriminato di telefoniste e call-center.

Conosco personalmente gente che viene “stalkerizzata” almeno una volta a settimana, e anche se gli approcci a volte cambiano, ci sono alcune costanti:

  1. Si spacciano come “parte del gruppo enel” per catturare la tua attenzione (d’altronde “enel” incute sempre un certo rispetto, no?)
  2. Hanno un tecnico in zona pronto per una pulizia dell’impianto (occasione da prendere al volo? Anche no!)
  3. Devono controllare il tuo impianto fotovoltaico, per conto di enel e/o GSE (peccato che a Enel e/o GSE non gliene possa fregare di meno di come sta andando il tuo impianto, ma proprio nulla in assoluto!)
  4. Ti dicono che il tuo inverter/impianto potrebbe non essere più a norma oppure che non sta funzionando bene e che stai perdendo soldi.

E’ successo anche a te?

Ora, non voglio entrare nel merito di cosa vi vogliono veramente vendere e soprattutto di come… magari ne parlerò in un altro articolo, ho delle esperienze dirette di conoscenti su cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.

Il problema è un altro:

Se L’AZIENDA CHE VI CHIAMA non ha ricevuto da voi un consenso esplicito al trattamento dei vostri dati, sta commettendo un reato, punibile in base alle norme che proprio recentemente hanno subito un “restyling”.

 
Mai sentito parlare di GDPR? Ecco, proprio quella cosa là.

Vi faccio un esempio concreto:

Supponete che io sia il titolare della ditta “PincoPanco srl”, che ho appena aperto dopo che la mia vecchia ditta “PancoPinco srl” è fallita (per chi sa come fare, è pane quotidiano), e ho reperito “sottobanco” per vie traverse da qualche ex-collega venditore una grossa lista nomi e numeri di telefono di gente che possiede un impianto fotovoltaico, tra cui c’è anche il tuo nominativo.

D’altronde ho appena fatto fallire la mia vecchia azienda in modo “furbo”, voglio riprendere il business perché c’è ancora terreno fertile da prosciugare ben bene, da qualche parte dovrò pur cominciare, no?

Ecco, se io comincio a mandarti mail oppure ti faccio chiamare dal mio call-center, commetto un reato. Lo commetto perché la nuova ditta “PincoPanco srl” NON HA MAI acquisito da te (e ovviamente da tutti gli altri) nessun esplicito consenso.

 
Quindi ogni volta che tu ricevi una mail oppure una telefonata da parte di qualcuno che ti contatta perché possiedi un impianto fotovoltaico, a meno che non sia proprio la ditta che ti ha fatto il lavoro (e ti consiglio di assicurartene bene, perché questi trasformisti si spacciano per chiunque pur di venderti qualcosa), sappi che quel qualcuno sta violando la legge.

E non importa che tu in passato abbia dato come minimo ad Enel e al GSE, il consenso al trattamento dei tuoi dati: Enel e soprattutto il GSE ufficialmente non comunicano dati a terzi, soprattutto per attività di tipo commerciale.

 
In altre parole, tutti coloro che ti chiamano a vario titolo e a nome di altri nel tentativo di darti qualche servizio legato al tuo impianto fotovoltaico, violano la legge in almeno due modi:

  1. si spacciano per quello che non sono;
  2. ti chiamano senza il tuo esplicito consenso.

Ma pensa anche per un momento ai tuoi cari, magari anziani, con le difese naturalmente più basse, soggetti ideali da attaccare per questi parassiti. L’ultimo caso recente che mi è capitato è di una persona, già titolare di un impianto fotovoltaico, che ha speso di recente più di 8000 (ottomila!) euro senza sapere nemmeno bene che cosa ha comprato, e ci ha chiamato per chiederci un consiglio!

Per cui, caro mio, ora la palla è in mano tua.

Se vuoi continuare a ricevere mail o telefonate e farti costantemente ravanare da gente che ti racconta che Gesù è morto di freddo, che ti vuole vendere “la nuova caldaia quantistica che sfrutta l’energia del tuoi pannelli anche di notte” da 9 euro al mese, fai pure.

Continua a vivere nel mondo di Matrix e stai sereno, la vita è tua e i soldi pure.

Se invece ti sei francamente rotto le palle di essere preso per i fondelli da questa gente, allora chiedi come hanno fatto ad avere i tuoi dati, e se non ti vogliono rispondere o lo fanno in modo confuso o evasivo, cerca di prendere i riferimenti dell’azienda che ti sta chiamando (è un tuo diritto sapere chi è il tuo interlocutore), assicurati di non averci mai avuto a che fare e poi sporgi una bella denuncia al garante della privacy a QUESTO LINK.

Ok, immagino già cosa stai pensando: “Si, bravo, ma tanto siamo in Italia e poi nessuno fa nulla”.

In effetti… come darti torto?

Ma è anche vero che se queste denunce cominciano a fioccare in modo continuativo e costante, e magari sono sempre rivolte alle stesse 3/4 ditte che lavorano così, ti garantisco che qualcosa succederà, anche perché in questo momento storico l’argomento è parecchio “caldo”.

Debellare questa piaga sociale dipende solo da noi/voi.

Più persone agiranno in questo modo, maggiori saranno le probabilità che qualcuno si prenda la sonora mazzata che merita.

Per cui se tu che leggi ne hai le scatole piene di essere contattato a sbafo da ‘sta gente che millanta di essere chi non è, o vuoi proteggere i tuoi cari, magari anziani e quindi con le difese un po’ più deboli, denunciala al garante, fallo per il tuo bene e per la tua tranquillità, se pensi che questo abbia un valore!

A presto!

4 pensieri su “GDPR E FOTOVOLTAICO: COME APPROFITTARE DELLA NUOVA LEGGE SULLA PRIVACY PER LIQUIDARE I FURBETTI DEI CALL-CENTER

  1. ING. UCCIA,
    sono Elisabetta Giacomello in Rossi, moglie di Pietro di Meledo di Sarego. Grazie, grazie per il suo messaggio; le telefonate di cui parla sono continue e senza limite di orari. Mi fa male al cuore rispondere alle persone dei call-center a seconda di come si annunciano, però chi ha una coscienza, deve lottare contro questa modalità senza scrupoli e, si sa, vengono colpiti sempre più le persone sole e i deboli di cui siamo pieni. Sia una lotta senza quartiere che tutti abbiamo il sacrosanto dovere di combattere e denunciare alle autorità competenti affinché questo gioco al massacro finisca. E’ solo uno dei tanti. Onoriamo la nostra Patria con la forza dell’amore e verità. Grazie.

    1. E’ assolutamente così. Io speravo che con la stretta del nuovo regolamento le cose migliorassero, ma ho la sensazione che gli stessi personaggi che hanno sempre abusato di questa modalità di comunicazione continuino a farlo come se niente fosse.

      Bisogna sfruttare questo momento di transizione per far capire a questa gente che è ora di finirla.

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